sabato 26 settembre 2009

La commercialità

La commercialità o meno di un'attività è determinata ai fini fiscali sulla base di parametri oggettivi che prescindono dalle motivazioni del soggetto che la pone in essere e dalle sue finalità.
In sostanza la qualificazione
ai fini fiscali dell'attività deve essere operata verificando se la stessa possa ricondursi fra quelle previste dall'art. 2195 del codice civile o, qualora essa consista nella prestazione di servizi non riconducibili nel menzionato articolo (es. prestazioni didattiche, sanitarie, terapeutiche etc.), se venga svolta con i connotati dell'organizzazione, della professionalità e abitualità.
Il carattere di imprenditorialità può di fatto derivare anche dallo svolgimento di un solo affare in considerazione della sua rilevanza economica e della complessità delle operazioni in cui si articola e la funzione organizzativa dell'imprenditore può rilevarsi nel coordinamento dei mezzi finanziari nell'ambito di un'operazione di rilevante entità economica.

venerdì 18 settembre 2009

i brunetta

Il "Registro dei brunetta" potrebbe essere una furbata sullo stile delle innovazioni che tenta di introdurre in Italia Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione e l'Innovazione.
I "brunetta" sarebbero dei comuni cittadini che, protestando di meno e opponendosi meglio alla mala pubblica amministrazione, seguendo comunque le procedure permesse dagli ordinamenti vigenti, opterebbero per collaborare al fine primo di tentare una scappatoia a loro utile, e secondo, al fine di contribuire in modo pratico a tagliare costi e tempi dipendenti da chi, stipendiato per amministrare, non sa da che parte orientarsi per meglio amministrare.
Poiché la disgrazia rappresentata dalla "Pubblica amministrazione" è un peso che ben sappiamo di pagare e sopportare nel quotidiano, non resta che collaborare per apportare contributi pratici. Insomma, qualcosa di diverso dal fare l'opposizione che sistematicamente non annuncia scelte migliori, e che comunque deve esprimere il vuoto di idee che la caratterizza. Attenta ai secondi che si è guadagnata di pretendere, per subissarci alla televisione di critiche, con le quali non si mangia, né si campa.
Collaborare con chi, dove, o come? L'idea è quella di iscriversi al "Registro dei brunetta" e, ben individuati in esso, avere titolo per segnalare la propria ultima esperienza con la Pubblica amministrazione. Un qualcosa di più evoluto, più impegnativo, ma forse pratico del sistema delle tre faccine, utile forse per sfogare le reazioni del cittadino senza commettere reati contro la persona.

Lucio Polo

Lucio Polo, dicono abbia fatto parecchia strada, ed è pura verità. A piedi, zaino in spalla e il cielo per cappello, ha camminato mezza Italia, vagabondando per le foreste svedesi, traversato la Spagna, un terzo di Germania, l'Irlanda del sud-ovest e le isole Aran. Tra una camminata e l'altra ha scritto ed è saltato da un lavoro all'altro – cameriere, erborista, giornalista free lance, venditore di sementi, pedagogista, addetto stampa, pubblico funzionario. Ma per lui, sempre la strada è stata ed è il luogo della vita, della libertà, dei pensieri trasvolanti come rondini tra le nuvole: della felicità insomma, e lo diverte il dubbio di essere stato concepito a mezza via, venendo la madre da Venezia e il babbo da Treviso. Per strada, mille anni fa, un gelato tra le mani di una fanciulla l'ha ammaliato, serrandolo in un sortilegio che è sia fonte dell'inesauribile sua gioia di essere, e di un certo modo di guardare alle cose della vita, sia fonte d'ispirazione per i suoi romanzi. Infatti, numerosi sono i romanzi da annoverare allo scrittore Lucio Polo, ambientati per lo più nei suoi luoghi natali, e nei luoghi scoperti lungo le sue ore di viaggio. Dopo "Week-end a Inisheer – tra Venezia e le Isole Aran all'interno di un matrimonio" edito da Nemo Editor, e di rientro da un viaggio a Lourdes, Lucio Polo, intervistato dallo scrittore Italo Facchinello, presenta al Caffè Letterario Adagio, sabato 05 settembre alle ore 18.30, il suo ultimo romanzo "A Venezia Pensione Calcina, camera 33" edito da IL LEGGIO.
Un romanzo che si sviluppa tra le vie di Venezia, attraverso le vicende familiari di Number One, analizzando via via la diatriba tra il mondo produttivo di un'acciaieria e il mondo della cultura, per concludersi nella Pensione Calcina camera 33.